“Decreto Riaperture”: abbandono progressivo di mascherine e Green Pass. Tutte le novità dall’1 aprile

Il 17 marzo il Consiglio dei ministri ha approvato all’unanimità il nuovo decreto avente ad oggetto le misure di contrasto alla pandemia da Covid-19. A differenza dei decreti emanati nel corso degli ultimi due anni sulla stessa materia stavolta la sensazione è quella di essere veramente arrivati alla fine di un percorso. Il Governo ha infatti delineato una “road map” che accompagnerà l’Italia attraverso la fase finale della pandemia, predisponendo un progressivo allentamento delle misure attualmente in vigore.

Il premier Mario Draghi e il ministro della salute Roberto Speranza, fonte: purelyfact.com

“Con il Consiglio dei ministri di oggi facciamo passi fondamentali verso la riapertura. Osserviamo con grande attenzione l’andamento della curva epidemica e siamo pronti ad adattare il nostro apparato alla sua evoluzione, anche in senso più espansivo, se è il caso. Ma attualmente abbiamo preso questi provvedimenti”.

Dal 1 aprile: green pass, uffici pubblici e scuola

Con la fine dello stato di emergenza Covid il Comitato tecnico scientifico (Cts) e la struttura del Commissario straordinario per l’emergenza, carica attualmente ricoperta dal generale Figliuolo e precedentemente da Domenico Arcuri, verranno definitivamente soppressi. Al loro posto, per la gestione delle rimanenti misure della campagna vaccinale e fino alla definitiva cessazione della pandemia, verrà costituita un’unità operativa ad hoc posta dapprima sotto la gestione del ministero della Difesa (fino al 31 dicembre) e successivamente a quello della Salute (dall’1 gennaio 2023). Terminerà anche il sistema dei colori delle regioni. Non sarà più necessario il possesso del Green Pass per entrare in uffici pubblici, negozi, banche, poste, tabacchini e (solo per gli stranieri) nei ristoranti. Permarrà l’obbligo del certificato base per i luoghi pubblici ad alta probabilità di assembramento, ad esempio gli stadi, che però non saranno più sottoposti a limiti di capienza. Sui mezzi di trasporto pubblici rimane l’obbligo di mascherina (almeno fino al 30 aprile) ma non sarà più necessario il possesso del certificato verde di base. Terminerà anche l’obbligo del Green Pass rafforzato sul luogo di lavoro per gli over50: chi ne sarà sprovvisto verrà multato ma non più sospeso dallo svolgimento della normale attività lavorativa. Infine stop alle quarantene da contatto positivo poiché, indipendentemente se si è vaccinati o meno, basterà il regime di autosorveglianza ed indossare una FFP2.

(fonte: ideawebtv.it)

Con particolare focus sulla scuola, dal primo aprile non sarà più obbligatorio indossare la mascherina in classe e in caso di positività rimarrà a casa, in didattica a distanza, solo il contagiato. In più, riparte la possibilità di svolgere attività sportive e gite scolastiche.

Tutte le altre date della road map, dagli obblighi vaccinali alle mascherine

La certificazione verde rafforzata continuerà ad essere richiesta fino al 30 aprile per le sole attività di ristorazione, centri benessere, sale gioco, discoteche, congressi ed eventi sportivi al chiuso. Mentre per alcune attività come mense, concorsi pubblici e colloqui in carcere, oltre ai trasporti a lunga percorrenza, sarà ancora obbligatorio in versione base. Dal 1 maggio terminerà l’obbligo di mascherina al chiuso nonché di Green Pass quasi ovunque. Un mese e mezzo dopo, dal 15 giugno, cesserà l’obbligo vaccinale per il personale scolastico e, in generale, per tutte le figure professionali per cui precedentemente era stato previsto (militari, agenti di polizia, soccorso pubblico, polizia locale etc…). Oltre questa data le uniche figure per cui continuerà a rimanere obbligatoria la vaccinazione sono il personale sanitario e gli impiegati delle Rsa. Per questi la situazione rimarrà invariata sicuramente sino a fine anno. Analogamente, e per intuibili necessità di tutela dei soggetti più fragili, le visite da parte di familiari e visitatori alle persone ricoverate all’interno di ospedali e Rsa saranno consentite solo con il Super Green Pass (sempre sino a fine anno).

(fonte: blitz quotidiano)

I ringraziamenti di Mario Draghi

Il premier Mario Draghi e il ministro della salute Roberto Speranza, nel corso della conferenza stampa successiva all’approvazione del decreto, hanno parlato di una nuova fase pensata e incentrata principalmente su due obiettivi: la definitiva ripresa dell’economia nazionale e la limitazione dell’esperienza della didattica a distanza al minor uso possibile. Il premier si è voluto dunque soffermare sul merito da attribuire ai cittadini italiani.

“Voglio ringraziare anche tutti gli italiani per l’altruismo e la pazienza dimostrata in questi anni: noi siamo spesso percepiti con scarso senso civico e invece siamo stati bravissimi in questa pandemia, occorre andare fieri”.

Un ringraziamento, a margine, anche ai membri del Cts: “se uno esamina la situazione di questi anni il Cts ha dato un supporto straordinario a decisioni difficilissime prese da questo e dal precedente governo. Ha dato il supporto psicologico per dire che le decisioni erano prese con il supporto della scienza, non sulla base di sensazioni. Questo per chi prende decisioni è essenziale”.

Filippo Giletto

di Redazione UniVersoMe

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